Questo libro è illuminante, coinvolgente e assolutamente da condividere.
Scritto in forma di lettera che l’autrice invia ad una cara amica, neomamma di una bambina, dopo che le venne chiesto come crescere una figlia femminista.
Nella sua lettera affronta tanti argomenti: la maternità, la sessualità, l’amore, lo studio, il lavoro, la considerazione di sé. Esprime concetti importanti, validi per tutte le donne nel mondo e per tutte le culture, perché si tratta della vita quotidiana che tutte viviamo, seppure con le inevitabili differenze culturali (la scrittrice è orgogliosamente africana, di origine nigeriana, in alcuni passaggi narra di consuetudini tipiche dei luoghi in cui è cresciuta) ma che sono anche capaci di unire, rinvenendovi atteggiamenti ed esperienze che possono essere comuni da una parte all’altra del globo.
Il tutto condito dalla capacità di Chimamanda Ngozi Adichie di coinvolgere il lettore con una scrittura semplice, incalzante e ironica.
Una definizione del femminismo contemporaneo.
Di seguito riporto alcuni dei passaggi che mi hanno più colpito, spero possiate trovarli interessanti e d’ispirazione anche voi.
- “L’idea dei ruoli di genere è una grande sciocchezza. Non dirle mai che deve fare o non fare una cosa perché è una femmina. «Perché sei una femmina» non è mai una buona ragione. In nessun caso. […] Se non mettessimo ai bambini la camicia di forza dei ruoli di genere daremmo loro spazio per raggiungere le loro piene potenzialità”
- “Insegnale a bandire l’ansia di compiacere. Il suo obiettivo non è rendersi piacevole agli altri, il suo obiettivo è essere pienamente se stessa, una persona onesta e consapevole della pari umanità degli altri. […] Dille che se qualcosa la mette a disagio deve alzare la voce, deve esprimersi, deve urlare”
- “Femminismo e femminilità non si escludono a vicenda. È da misogini pensare che sia così”
- “La vergogna associata alla sessualità femminile ha a che fare con il controllo. […] Non collegare mai sessualità e vergogna. O nudità e vergogna”
- “La maternità è un dono fantastico, ma evita di definirti solo in termini di maternità. Sii una persona completa. […] Faccende domestiche e assistenza dovrebbero prescindere dal genere, e ciò che dovremmo chiederci non è se la donna sia o non sia in grado di «far tutto da sé», ma piuttosto come dare supporto ai genitori nel loro duplice ruolo sul lavoro e a casa. […] Fatelo insieme. Un padre è altrettanto «verbo» di una madre”
- “Insegnale che NON è l’uomo che si occupa del sostentamento. In una relazione sana, del sostentamento si occupa chi se ne può occupare”
- “Insegnale a non universalizzare mai i suoi modelli di esperienza. Quei modelli valgono per lei, non per gli altri. È l’unica forma necessaria di umiltà: capire che la differenza è normale”
Cara Ijeawele – Quindici consigli per crescere una bambina femminista, Chimamanda Ngozi Adichie, 2017, Einaudi, € 15,00, disponibile anche in e-book.
E.B.