Il 21 giugno 2018 Jacinda Arden ha dato alla luce una bambina, lo ha annunciato sui social con questo messaggio “Welcome to our village wee one”. Il nascituro era atteso da un’intera nazione: Jacinda Arden è il Primo Ministro in carica della Nuova Zelanda. Nella storia recente, lei è la seconda donna a portare avanti una gravidanza mentre ricopre una massima carica elettiva. Prima della Arden, solo Benazir Bhutto, leader pakistana nei primi anni novanta.
Il Primo Ministro neozelandese, pur continuando a mantenere stretti contatti con il gabinetto di stato, ha usufruito di sei settimane di maternità, durante le quali il vice Primo Ministro Winston Peters l’ha sostituita nelle sue mansioni ufficiali.
Le due donne però hanno potuto gestire la gravidanza in modo molto diverso: il Primo Ministro pakistano dovette tenere segreta la gravidanza e la nascita del figlio, avvenuta nel 1990. La stessa Benazir Bhutto raccontò di aver affrontato un veloce e segreto parto cesareo per poi tornare a lavorare il giorno dopo. “Appresi solo successivamente di essere stata l’unico capo di governo, a memoria della storia recente, ad aver partorito durante il mandato” disse “È stato un momento decisivo, soprattutto per le giovani donne, la prova che una donna può lavorare e avere un bambino anche ai livelli di comando più alti ed impegnativi”.
Purtroppo, non molte altre donne hanno potuto sperimentare questa possibilità, ma è positivo che Jacinda Arden, la prima dopo la Bhutto a partorire durante il mandato da Primo Ministro, lo abbia potuto fare alla luce del sole, benché con alcune critiche, e usufruendo del diritto di una (seppur breve) pausa per maternità.
La speranza è che questo lieto evento sia esempio di positivi cambiamenti.
Affinché le donne vengano accettate, a qualunque livello, nel mondo del lavoro, solo per le loro capacità, indipendentemente dall’essere o meno una madre (o dal voler essere una madre in futuro).
Affinché vengano sviluppati e potenziati i sistemi di inclusione delle donne nel mondo del lavoro, a sostegno delle famiglie, di parità di genere non solo nel lavoro, ma anche nella cura e gestione della famiglia e della casa.
E.B.